Trovare la stabilità nel vortice: un’introduzione al presente numero di “Cronache”

Abbiamo chiamato questo numero di Cronache Trovare la stabilità nel vortice perché è questo quello che ci viene richiesto, in un vortice causato da un evento epidemico (pandemico?), economico, mediatico.

Abbiamo raccolto le voci di diversi paesi del mondo chiedendo a medici, umanisti e altri di scrivere una pagina di riflessioni, o una storia sul COVID-19. Sono riflessioni a caldo, come leggerete, perché nel vortice non ci sono certezze a cui agganciarsi per ora: c’è anche uno scritto che desidera essere un po’ come – senza alcuna pretesa – Gli esercizi di stile di Quenau, dove l’epidemia del Coronavirus viene riscritta molteplici volte utilizzando le classificazioni mondialmente accettate nel mondo delle Humanities per la Salute e per la Medicina Narrativa. E infine abbiamo messo delle risorse dove poter trovare la stabilità nel vortice: meditazione, esercizi di respirazione, per calmare le emozioni e i pensieri  tumultuosi che appartengono al vortice.

Il Decameron – con tutte le sincere speranze di non trovarsi di fronte alla Peste del Trecento – fu scritto proprio per far passare dieci giorni di quarantena. Dieci giovani, sette ragazze e tre ragazzi, per sfuggire alla peste nera che imperversa su Firenze si riuniscono in una villa di campagna e per passare il tempo, ciascun pomeriggio – ad eccezione dei giorni di venerdì e del sabato dedicati alla penitenza – ognuno di loro racconta una novella ai compagni, secondo un tema stabilito il giorno innanzi dalla Regina o il Re della giornata.

Ognuno di noi possa trovare il suo tema preferito, anche da svolgersi nel perimetro delle proprie mura… Per oggi fisiche, per domani, speriamo solo mentali.

Maria Giulia Marini

Epidemiologa e counselor - Direttore Scientifico e dell'Innovazione dell'Area Sanità e Salute di Fondazione Istud. 30 anni di esperienza professionale nel settore Health Care. Studi classici e Art Therapist Coach, specialità in Farmacologia, laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. Ha sviluppato i primi anni della sua carriera presso aziende multinazionali in contesti internazionali, ha lavorato nella ricerca medica e successivamente si è occupata di consulenza organizzativa e sociale e formazione nell’Health Care. Fa parte del Board della Società Italiana di Medicina Narrativa, Insegna all'Università La Sapienza a Roma, Medicina narrativa e insegna Medical Humanities in diverse università nazionali e internazionali. Ha messo a punto una metodologia innovativa e scientifica per effettuare la medicina narrativa. Nel 2016 è Revisore per la World Health Organization per i metodi narrativi nella Sanità Pubblica. E’ autore del volume “Narrative medicine: Bridging the gap between Evidence Based care and Medical Humanities” per Springer, di "The languages of care in narrative medicine" nel 2018 e di pubblicazioni internazionali sulla Medicina Narrativa. Ha pubblicato nel 2020 la voce Medicina Narrativa per l'Enciclopedia Treccani e la voce Empatia nel capitolo Neuroscienze per la Treccani. E' presidente dal 2020 di EUNAMES- European Narrative Medicine Society. E’ conferenziere in diversi contesti nazionali e internazionali accademici e istituzionali.

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