Il progetto NOS: comunicare, deliberare e decidere nei contesti di terapia intensiva e oncologia

Vladimir Kush - Vita memoriae
Vladimir Kush – Vita memoriae

Susana Magalhães, ricercatrice presso l’Istituto di Bioetica dell’Università Cattolica Portoghese (Porto), è stata visiting professor presso l’Area Sanità e Salute di Fondazione ISTUD il 19 e 20 luglio. Tale occasione ha previsto lo scambio e il confronto su metodologie e contenuti nell’ambito della ricerca e della Medicina Narrativa, e la formalizzazione della collaborazione prevista tra l’Area Sanità e Salute e l’Istituto di Bioetica nell’ambito del progetto NOS (Narrar, Ouvir, Saber): Histórias que contagiam.

Il progetto vedrà coinvolte le unità di terapia intensiva e oncologia di tre diverse strutture ospedaliere portoghesi: l’Ospedale di São João (Porto), l’Ospedale dell’Università di Cohimbra, e l’Ospedale di Santa Maria (Lisbona).

Obiettivo del progetto è promuovere la riflessione sul tema della difficoltà a prendere o deliberare decisioni in modo etico e sull’importanza che tali decisioni hanno sulla dignità di chi cura e chi è curato, e per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.

Lo studio si propone, attraverso le narrazioni dei professionisti sanitari che saranno coinvolti, di:

  1. Valutare le difficoltà nell’ambito della comunicazione, deliberazione e decisione dei professionisti sanitari nei reparti di oncologia e terapia intensiva;
  2. Valutare come i pazienti vogliono essere informati e coinvolti nel processo di cura;
  3. Preparare e realizzare un’attività di formazione in Medicina Narrativa, secondo i principi degli studi clinici (avendo quindi un gruppo sperimentale che effettuerà la formazione e un gruppo di controllo che non la effettuerà), per valutare l’eventuale miglioramento che lo strumento narrativo produrrà nel contesto comunicativo decisionale.

L’ipotesi è quella che la Medicina Narrativa sia in grado di migliorare il rapporto di fiducia tra medico e paziente, e non solo: si presume che il miglioramento dell’efficacia della comunicazione e del processo decisionale nei reparti di terapia intensiva e oncologia avrà un impatto significativo, sul singolo professionista sanitario, sul lavoro d’équipe, sulla sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale portoghese.

Alessandra Fiorencis

Laurea magistrale in Scienze Antropologiche ed Etnologiche presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Specializzata nel campo dell’antropologia medica, ha condotto attività di formazione a docenti, ingegneri e medici operanti in contesti sia extra-europei che cosiddetti “multiculturali”. Ha partecipato a diversi seminari e conferenze, a livello nazionale e internazionale. Ha lavorato nel campo delle migrazioni e della child protection, focalizzandosi in particolare sulla documentazione delle torture e l’accesso alla protezione internazionale, svolgendo altresì attività di advocacy in ambito sanitario e di ricerca sull’accesso alle cure delle persone migranti irregolari affette da tubercolosi. Presso l’Area Sanità di Fondazione ISTUD si occupa di ricerca, scientific editing e medical writing.

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