Presentato a Roma il Progetto "Nascere prima del tempo"

Nascere prima del tempoIl progetto “Nascere prima del tempo” è stato svolto a cura di Fondazione ISTUD, in collaborazione con Vivere Onlus e con il supporto non condizionato di AbbVie.

Il progetto ha previsto la raccolta di storie dai nuclei famigliari che vivono l’esperienza di una nascita prematura ed il percorso di cure conseguente. L’intento è stato quello di raccogliere, attraverso le narrazioni, gli spunti relativi al vissuto, alle richieste, esigenze, aspettative che emergono lungo il percorso, per individuare gli spazi di intervento più idonei dal punto di vista dell’organizzazione dei servizi e del supporto integrativo per le famiglie.

Attraverso la propria storia, ciascun genitore o famigliare di un/a bambino/a nato/a prematuramente ha potuto fornire una preziosa testimonianza dell’esperienza vissuta, contribuendo a definire lo stato dell’arte – in Italia – dell’organizzazione dei percorsi per le nascite pretermine.
Il nostro auspicio è quello di aver posto le basi, attraverso un’attenta e competente lettura delle storie autentiche, per intraprendere un processo di riorganizzazione dei servizi volto a migliorare la qualità di vita delle famiglie coinvolte.

Il progetto è stato presentato il 16 settembre a Roma, presso il Ministero della Salute.

Tra le diverse uscite stampa che sono state pubblicate in merito, segnaliamo:

La Repubblica: “Medicina Narrativa. Nascere prima del tempo: le storie dei genitori”.

Corriere della Sera: “Nascere prima del tempo, i bisogni delle famiglie dei neonati prematuri” .

Alessandra Fiorencis

Laurea magistrale in Scienze Antropologiche ed Etnologiche presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Specializzata nel campo dell’antropologia medica, ha condotto attività di formazione a docenti, ingegneri e medici operanti in contesti sia extra-europei che cosiddetti “multiculturali”. Ha partecipato a diversi seminari e conferenze, a livello nazionale e internazionale. Ha lavorato nel campo delle migrazioni e della child protection, focalizzandosi in particolare sulla documentazione delle torture e l’accesso alla protezione internazionale, svolgendo altresì attività di advocacy in ambito sanitario e di ricerca sull’accesso alle cure delle persone migranti irregolari affette da tubercolosi. Presso l’Area Sanità di Fondazione ISTUD si occupa di ricerca, scientific editing e medical writing.

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