“Medicina Narrativa: colmare il divario tra Cura Basata sulle Evidenze e Humanitas Scientifica” uscirà in italiano a luglio

copertina EffediIl libro “Narrative Medicine: bridging the gap between evidence based care and medical humanities” sarà pubblicato in Italiano a luglio con il titolo “Medicina Narrativa: colmare il divario tra Cura Basata sulle Evidenze e Humanitas Scientifica” dalla Casa Editrice Fischio d’Inizio.

La traduzione sarà curata da Roberta Invernizzi, partecipante al Master in Medicina Narrativa di ISTUD e oltre a ciò, una persona che si è posta una domanda preziosa: perché i libri più importanti di Medicina Narrativa e Medical Humanities sono principalmente in inglese e non disponibili in Italiano? Per prima cosa, vorrei dire che il mio libro scritto in inglese non è certo tra i più importanti: sto pensando ad altri libri a cui ci siamo ispirati, più antichi, come quello di Rita Charon, Honouring the stories of illness, o a Byron Good che ci ha parlato delle diverse modalità di concepire la salute a seconda del contesto culturale di provenienza.

In secondo luogo, è vero che l’inglese è uno scotto da pagare se si desidera rimanere nel panorama internazionale, e soprattutto, far conoscere il pensiero “made in Italy” all’estero. A me peraltro è piaciuto scrive in un’altra lingua, molto ricca di neologismi e più asciutta nella sua struttura. Però ora, grazie a Fischio d’Inizio, una casa editrice piemontese a cui Springer ha ceduto i diritti sul libro, questo scritto sarà disponibile in Italiano, anche per la richiesta di molte persone che per due anni hanno continuato a chiedere…ma quando esce la traduzione? Di più mi preme comunicare l’idea editoriale di Fischio d’Inizio che ha ripreso la proposta di Roberta Invernizzi e che intende quindi pubblicare in italiano anche i libri “capisaldo” della medicina narrativa: da Launer, a Good a Charon…in relazione agli accordi tra le diverse case editrici internazionali.

Rimane il fatto che comunque la medicina narrativa non è nata con una persona o una scuola recente, ma nei classici si trovano già le grandi domande e risposte per la cura.

Maria Giulia Marini

Epidemiologa e counselor - Direttore Scientifico e dell'Innovazione dell'Area Sanità e Salute di Fondazione Istud. 30 anni di esperienza professionale nel settore Health Care. Studi classici e Art Therapist Coach, specialità in Farmacologia, laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. Ha sviluppato i primi anni della sua carriera presso aziende multinazionali in contesti internazionali, ha lavorato nella ricerca medica e successivamente si è occupata di consulenza organizzativa e sociale e formazione nell’Health Care. Fa parte del Board della Società Italiana di Medicina Narrativa, Insegna all'Università La Sapienza a Roma, Medicina narrativa e insegna Medical Humanities in diverse università nazionali e internazionali. Ha messo a punto una metodologia innovativa e scientifica per effettuare la medicina narrativa. Nel 2016 è Revisore per la World Health Organization per i metodi narrativi nella Sanità Pubblica. E’ autore del volume “Narrative medicine: Bridging the gap between Evidence Based care and Medical Humanities” per Springer, di "The languages of care in narrative medicine" nel 2018 e di pubblicazioni internazionali sulla Medicina Narrativa. Ha pubblicato nel 2020 la voce Medicina Narrativa per l'Enciclopedia Treccani e la voce Empatia nel capitolo Neuroscienze per la Treccani. E' presidente dal 2020 di EUNAMES- European Narrative Medicine Society. E’ conferenziere in diversi contesti nazionali e internazionali accademici e istituzionali.

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