L’importanza della centralità e dell’ascolto del paziente

La rilevanza dell’ascolto nella relazione medico – paziente e della narrazione di sé e delle storie di malattia, è riconosciuto, a livello scientifico dalla Medicina Narrativa, scienza la cui nascita risale a partire dagli anni ’90.

Porre il paziente al centro dell’attenzione, ascoltando i suoi bisogni e la sua esperienza della malattia, rappresenta un momento fondamentale di condivisione per farlo sentire meno solo, superare ed accettare la situazione.

Comunicare la propria storia permette di conoscersi meglio, instaurare una relazione di cura e trasformare la situazione in un’esperienza costruttiva. Attraverso la medicina narrativa, il paziente ed i caregiver hanno la possibilità di affrontare in maniera più adeguata la malattia.

L’importanza di narrare il proprio vissuto per i malati ed i familiari emerge chiaramente da un’indagine condotta da  GFK Eurisko per Pfizer nell’ambito della campagna “Viverla tutta”.

La ricerca è stata condotta su un campione di 2134 intervistati, di cui il 26% rappresentato da malati e il 32% da caregiver, avente come obiettivo l’analisi dei bisogni di salute della popolazione e l’importanza e il valore dell’ascolto e della condivisione per i soggetti colpiti dalla malattia.

Dall’indagine emerge che una persona su due vorrebbe esser posta ulteriormente al centro del proprio percorso diagnostico – terapeutico.

La maggior parte delle persone intervistate dichiara come desiderio rilevante, la possibilità di essere ascoltati, aiutati e capiti. Avere l’occasione di raccontare e condividere la propria esperienza di malattia, anche attraverso il web, li permetterebbe di trovare consigli e informazioni (44%), sentirsi meno soli (43%), superare i momenti di angoscia (41%), sfogare la rabbia (35%).

L’86% dei soggetti coinvolti nell’indagine, sottolinea l’importanza del poter parlare di sé e condividere le proprie sensazioni.

Emerge inoltre dalla ricerca, l’importanza della narrazione in quanto strumento per dare un significato ed un senso alla propria situazione di disagio. Questo metodo, aiuta il paziente ad affrontare ed accettare la malattia (37%) e trovare un senso positivo (34%)

Per questo, come sostiene Renza Barbon Galluppi, presidente di Uniamo (Federazione italiana malattie rare) “porre al centro del sistema sanitario il cittadino- paziente e i suoi bisogni è fondamentale per sviluppare strategie e strumenti su misura per lui, garantendo risposte tempestive e appropriate”.

Un altro dato importante che si ricava dalla ricerca è l’atteggiamento positivo della maggior parte degli intervistati nei riguardi della malattia. Il 63% del campione dichiara di essere tranquillo e felice, di aver accettato la situazione ed essere determinato ad affrontarla.

I risultati dimostrano la possibilità di trasformare l’esperienza della malattia in un momento costruttivo e condiviso attraverso l’opportunità da parte dei pazienti e dei caregiver, di raccontare, narrarsi e condividere le proprie esperienze.

Come emerge dalle interviste, il web può essere uno strumento utile di confronto ed un punto di incontro per molte persone. La piattaforma virtuale permette lo scambio di conoscenze, storie e sensazioni. Questa è una delle modalità facili, veloci ed usufruibile da parte di tutti che permette di ridare centralità al paziente ascoltandolo e superando l’opinione pubblica delle testimonianze del “malato”.  Porre attenzione alla lettura e all’interpretazione delle storie dei paziente e dei caregiver, permette di scoprire le modalità di cura, le emozioni comuni delle persone e farle sentire meno sole.

 

Elisa Milletti

Laureata in Psicologia , lavora all'interno del Team di Formazione e Sviluppo di una grande azienda del settore televisivo. Collabora come ricercatrice all'interno dell'area Sanità e Salute della Fondazione ISTUD si occupandosi di Medicina Narrativa.

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