Letture suggerite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità/Europa

CONTESTI CULTURALI DELLA SALUTE: L’USO DELLA RICERCA NARRATIVA NEL SETTORE SANITARIO (2016)

La narrazione è uno strumento essenziale per raccontare e illuminare i contesti culturali della salute: le pratiche e i comportamenti che gruppi di persone condividono e che sono definiti da costumi, lingua e geografia. Questo rapporto passa in rassegna la letteratura sulla ricerca narrativa, offre alcuni criteri di qualità per valutarla e fornisce tre esempi dettagliati di casi: dieta e nutrizione, benessere e salute mentale nei rifugiati e nei richiedenti asilo.
La narrazione e l’interpretazione delle storie appartengono alle discipline umanistiche e non sono una scienza pura, anche se le tecniche consolidate delle scienze sociali possono essere applicate per garantire il rigore nel campionamento e nell’analisi dei dati. I casi di studio illustrano come la ricerca narrativa possa trasmettere l’esperienza individuale di malattia e benessere, integrando e talvolta sfidando le prove epidemiologiche e di salute pubblica.

QUALI SONO LE PROVE DEL RUOLO DELLE ARTI NEL MIGLIORARE LA SALUTE E IL BENESSERE? UN’ANALISI DI SCOPING (2019)

Negli ultimi vent’anni si è assistito a un notevole incremento della ricerca sugli effetti delle arti sulla salute e sul benessere, parallelamente allo sviluppo di attività pratiche e politiche in diversi Paesi della Regione europea dell’OMS e oltre. Questo rapporto sintetizza le evidenze globali sul ruolo delle arti nel migliorare la salute e il benessere, con un focus specifico sulla Regione Europea dell’OMS. I risultati di oltre 3.000 studi hanno identificato un ruolo importante delle arti nella prevenzione della salute, nella promozione della salute, nella gestione e nel trattamento delle malattie lungo tutto l’arco della vita. Le prove esaminate includono disegni di studio come studi pilota non controllati, studi di caso, indagini trasversali su piccola scala, studi di coorte longitudinali rappresentativi a livello nazionale, etnografie a livello di comunità e studi controllati randomizzati di diverse discipline. L’impatto benefico delle arti potrebbe essere favorito riconoscendo e agendo sulla crescente base di prove, promuovendo l’impegno artistico a livello individuale, locale e nazionale e sostenendo la collaborazione intersettoriale.

QUANDO IL SILENZIO NON È UNA VIRTÙ: COME LE MASCOLINITÀ TRADIZIONALI IMPEDISCONO AGLI UOMINI DI CHIEDERE AIUTO PER LA SALUTE MENTALE

In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, il 10 ottobre, l’OMS/Europa si concentra su come le norme di mascolinità possano scoraggiare gli uomini dal riconoscere e cercare aiuto per i problemi di salute mentale. Un nuovo rapporto dell’Health Evidence Network (HEN) su Salute mentale, uomini e cultura, lanciato dall’Ufficio regionale dell’OMS per l’Europa, fornisce raccomandazioni concrete su come i responsabili politici possono affrontare alcuni problemi di salute mentale derivanti da modelli tradizionali di mascolinità.
In tutta la regione, i tassi di suicidio tra gli uomini sono circa 3 volte superiori a quelli delle donne. Questi tassi elevati sono spesso legati a fattori di mascolinità tradizionale, come il non parlare dei sentimenti. Tuttavia, il grado di impatto dei contesti culturali delle norme di mascolinità sulla ricerca di aiuto in relazione alla salute mentale non è ancora stato esplorato sistematicamente.
Il rapporto HEN su Salute mentale, uomini e cultura è la prima revisione completa di questo argomento. Basandosi sulla Strategia dell’OMS/Europa sulla salute e il benessere degli uomini nella Regione europea dell’OMS, il rapporto esamina la letteratura accademica disponibile, in lingua inglese e russa, su come le costruzioni socioculturali delle mascolinità si relazionano con il comportamento degli uomini nella ricerca di aiuto per la salute mentale nella Regione. L’analisi del rapporto evidenzia alcuni temi chiave relativi al ruolo delle mascolinità costruite culturalmente.

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