“Le città invisibili” di Italo Calvino: dal romanzo ai progetti artistici

Chiese a Marco Kublai:– Tu che esplori intorno e vedi i segni, saprai dirmi verso quali di questi futuri ci spingono i venti propizi.

– Per questi porti non saprei tracciare la rotta sulla car- ta né fissare la data dell’approdo. Alle volte mi basta uno scorcio che s’apre nel bel mezzo d’un paesaggio incongruo, un affiorare di luci nella nebbia, il dialogo di due passanti che s’incontrano nel viavai, per pensare che partendo di lí metterò assieme pezzo a pezzo la città perfetta, fatta di frammenti mescolati col resto, d’istanti separati da inter- valli, di segnali che uno manda e non sa chi li raccoglie. Se ti dico che la città cui tende il mio viaggio è discontinua nello spazio e nel tempo, ora piú rada ora piú densa, tu non devi credere che si possa smettere di cercarla. Forse mentre noi parliamo sta affiorando sparsa entro i confini del tuo impero; puoi rintracciarla, ma a quel modo che t’ho detto.

Già il Gran Kan stava sfogliando nel suo atlante le car- te della città che minacciano negli incubi e nelle maledi- zioni: Enoch, Babilonia, Yahoo, Butua, Brave New World.

Dice: – Tutto è inutile, se l’ultimo approdo non può es- sere che la città infernale, ed è là in fondo che, in una spi- rale sempre piú stretta, ci risucchia la corrente.

E Polo: – L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accet- tare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non ve- derlo piú. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e ap- prendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.

Le città invisibili è uno dei libri imprescindibili di Italo Calvino.

Tra le tante opere e progetti che sono scaturiti dalla lettura di questo libro, segnaliamo delle trasposizioni artistiche delle Città Invisibili:

Invisible Cities illustrated: artist illustrates each and every city in Italo Calvino’s Classic Novel

Invisible Cities illustrated: three artists paint every city in Italo Calvino’s Classic Novel

Alessandra Fiorencis

Laurea magistrale in Scienze Antropologiche ed Etnologiche presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Specializzata nel campo dell’antropologia medica, ha condotto attività di formazione a docenti, ingegneri e medici operanti in contesti sia extra-europei che cosiddetti “multiculturali”. Ha partecipato a diversi seminari e conferenze, a livello nazionale e internazionale. Ha lavorato nel campo delle migrazioni e della child protection, focalizzandosi in particolare sulla documentazione delle torture e l’accesso alla protezione internazionale, svolgendo altresì attività di advocacy in ambito sanitario e di ricerca sull’accesso alle cure delle persone migranti irregolari affette da tubercolosi. Presso l’Area Sanità di Fondazione ISTUD si occupa di ricerca, scientific editing e medical writing.

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