Le ali aperte della Medicina Narrativa: il perché del Master in Medicina Narrativa Applicata

Tom Thayer Considering moons
Tom Thayer Considering moons

La Medicina Narrativa si sta legittimando sempre di più come possibile strumento per migliorare i percorsi e le relazioni di cura a livello internazionale e nazionale. L’Organizzazione Mondiale della Salute (WHO), infatti, sta predisponendo un documento per l’applicazione dei metodi narrativi da recepire nei diversi sistemi sanitari nazionali. Alcuni Paesi hanno già istituzionalizzato delle linee guida per l’applicazione della Medicina Narrativa nelle organizzazioni sanitarie, quali la Francia, che ha ridisegnato i percorsi di cura per l’Oncologia nell’Ars Ile de France attraverso le esperienze narrate dai pazienti, e l’Inghilterra, che ha integrato nel Servizio Sanitario Nazionale un organismo denominato National Voices, per la raccolta delle narrazioni su cui basarsi nella definizione delle politiche sanitarie. L’Italia nel 2014 ha realizzato le Linee di indirizzo per l’utilizzo della Medicina Narrativa in ambito clinico-assistenziale, elaborate e presentate dall’Istituto Superiore di Sanità e indirizzate in maniera multidisciplinare ai professionisti che operano in ambito socio-sanitario: l’obiettivo è stato elaborare linee di indirizzo “evidence-based” per l’utilizzo della Medicina Narrativa in ambito clinico-assistenziale, per le malattie rare e cronico-degenerative, indirizzate a operatori della salute impegnati in ambito sanitario, sociale e socio-sanitario.

Anche i corsi universitari e per la formazione dei professionisti sanitari stanno integrando all’interno dei programmi formativi le competenze relazionali e di umanizzazione delle cure, per colmare il vuoto di competenza percepito in seguito alla sola preparazione all’approccio altamente tecnicistico.

La Medicina Narrativa viene quindi riconosciuta come una prassi quotidiana basata sulle voci dei pazienti e dei professionisti sanitari, per ridisegnare i percorsi di cura e migliorare la qualità dei servizi.

Come adeguare la propria formazione alle nuove richieste del servizio sanitario? L’Area Sanità della Fondazione ISTUD – centro di riferimento nazionale ed internazionale per la ricerca e formazione in Sanità nell’ambito della Medicina Narrativa, revisore per l’Organizzazione Mondiale della Salute delle modalità di applicazione dei metodi narrativi in Sanità – ha progettato un percorso di formazione strutturato, il Master in Medicina Narrativa Applicata, che si caratterizza per la sua connotazione internazionale, applicativa e pragmatica ed è continuamente in evoluzione e aggiornamento. Internazionale perché si avvale di docenti provenienti da centri esperti nell’utilizzo di tale disciplina, quali il King’s College di Londra, la Presidenza di Commissione Formazione Sanitaria della Gran Bretagna ed altre realtà universitarie di riferimento; applicativa perché prevede il concreto utilizzo degli strumenti appresi in aula per cambiare la quotidianità professionale. Il corso ha inoltre l’egida della Società Italiana di Medicina Narrativa.

Dai partecipanti delle edizioni precedenti emerge che la Medicina Narrativa è stata applicata a molteplici luoghi di cura e modelli assistenziali, dalle Terapie Intensive alle Cure Domiciliari, dalle Unità Spinali, alle RSA, agli ambulatori e Day Hospital. I diari dei pazienti e dei loro curanti in un Ambulatorio di Terapia del Dolore, i racconti delle donne con Anemia Falciforme che vivono una gravidanza, le narrazioni degli infermieri di un reparto di Cure Palliative Pediatriche, le storie delle persone con lesione midollare, o degli anziani presso le RSA, indicano come indipendentemente dalle condizioni cliniche, dai contesti di cura, dai sistemi sanitari e persino dalla lingua, la narrazione rappresenta un filo conduttore, la chiave per costruire le relazioni ed avviare i percorsi terapeutici.

Scrivono i professionisti che hanno partecipato alle edizioni precedenti del Master: Rientrata al lavoro ho applicato alcune tecniche apprese e sono molto contenta. E’ migliorato tutto, compreso il mio stato d’animo e la mia efficacia; Esperienza formativa di arricchimento personale e professionale per farsi operatori di cure migliori; Sono rimasta sorpresa favorevolmente dell’accoglienza così calorosa ed entusiasta del mio project work. Vuol dire che c’è proprio bisogno di accompagnare le persone a dar loro voce; Il solo fatto che esistano esempi e lavori di ricerca che dimostrano che l’utilizzo di tecniche di Medicina Narrativa può portare a un miglioramento del rapporto medico paziente e medico con altri operatori sanitari, dovrebbe essere sufficiente per inserire la Medicina Narrativa nel percorso formativo dei professionisti sanitari.

Perché un Master in Medicina Narrativa? La Medicina Narrativa è professionalizzante perché permette di sviluppare competenze relazionali e organizzative che contribuiscono a migliorare il modo di lavorare e sviluppare il proprio curriculum vitae, fornendo gli strumenti concreti per un approccio di cura basato sull’ascolto profondo delle narrazioni provenienti dalla pratica clinica quotidiana, persone in cura, caregiver, professionisti.

La nuova edizione del master vedrà l’avvio del primo modulo nei giorni 27-28-29 ottobre 2016 a Milano. I successivi moduli d’aula sono previsti a Gennaio e Marzo 2017, e saranno tutti accreditati ECM.

Viene offerta una formazione completa sulla Medicina Narrativa, i suoi strumenti, la sua applicabilità nelle organizzazioni sanitarie e nella pratica clinica quotidiana. Il Master è volutamente multidisciplinare: si rivolge a professionisti medici, operatori sanitari, professionisti dell’aiuto, membri di associazioni di pazienti, membri di istituzioni sociali e sanitarie, professionisti nelle imprese che operano nel mondo della salute e della comunicazione.

 

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    Paola Chesi

    Laurea in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Torino. Project manager e docente dell’Area Sanità di ISTUD dal 2010. Esperta nella realizzazione di ricerche organizzative in ambito sanitario, in particolare attraverso l’approccio della Medicina Narrativa, applicata a progetti di respiro nazionale e internazionale per l’analisi dell’organizzazione e qualità dei percorsi di cura. Tra i temi di riferimento, l'inclusione delle persone con disabilità, e il benessere organizzativo. Coordina percorsi formativi accreditati ECM sulla Medicina Narrativa rivolti a professionisti sanitari, svolgendo attività di docenza applicata e tutoraggio. Coordina progetti europei finanziati nell’ambito dei Lifelong Learning Programme, con particolare riferimento alle metodologie formative basate sullo storytelling. Collabora con la Società Italiana di Medicina Narrativa e con referenti di università internazionali. Partecipa in qualità di relatrice a convegni promossi da società scientifiche e Aziende Sanitarie.

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