La salute secondo gli Egizi – da “La salute nei secoli”

Lo scopo di questo elaborato è entrare nella vita degli Antichi Egizi per approfondirne il concetto di salute relativo non solo alla sfera fisica, ma anche psicologica, sociale e spirituale.

Abbiamo quindi analizzato la finestra temporale che copre circa 2000 anni di storia, specificatamente dal 3000 a.C. al 1070 a.C., nella zona che oggi è l’odierno Egitto; con un’accezione particolare alle figure della salute del tempo, ai trattamenti e al rituale della mummificazione.

Da questa popolazione, piena di risorse, ci siamo posti l’obiettivo di imparare dal loro approccio verso la scienza e la medicina, con l’intento di riattualizzare nell’oggi alcuni insegnamenti cardine di questa cultura.

Il nostro approccio allo studio di questa materia è stato l’utilizzo di banche date storiche, articoli scientifici, testi di archeologia e siti web divulgativi. Inoltre, è stato intervistato un odontoiatra appassionato del periodo storico in questione.

Da questo studio si evince che la spiritualità era un elemento molto significativo per la cultura egizia, tant’è che non vi era una netta dicotomia tra medicina e spiritualità. La stessa figura del medico accompagnava la pratica clinica con rituali dal carattere magico e religioso.

In merito ai trattamenti eseguiti, è emerso che gli egizi avevano un approccio medico dedito all’ osservazione dei fenomeni, riuscendo così a sfruttare le proprietà naturali delle risorse a disposizione, intuendone il potenziale curativo. Abbiamo riscontrato che per questo popolo, la salute era rilevante non solo in vita ma anche post-mortem, difatti la mummificazione era il processo emblematico che permetteva all’uomo il passaggio nell’aldilà preservandone il corpo e di conseguenza l’anima, garantendone l’esistenza ultraterrena.

La nostra ricerca ha evidenziato come questa popolazione considerasse il rapporto uomo-natura e medico-paziente come elementi indissolubili. Nel rapporto con la natura, la cultura egizia vedeva in essa la manifestazione del divino e pertanto la rispettava e temeva. Ciò è uno spunto di riflessione per la società odierna, di base consumistica e disinteressata al dramma ecologico che caratterizza il nostro tempo.

Una seconda osservazione riguarda sia l’ingegnosità medica di questo popolo, sia il rapporto medico-paziente in cui si evince una particolare attenzione verso il malato, che nel corso del tempo si è indebolita a fronte di una maggiore razionalizzazione dei metodi di diagnosi e cura.

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