La Medicina nel Rinascimento  – da “La salute nei secoli”

Il Rinascimento è il periodo tradizionalmente fissato tra la metà del XV e la metà del XVI secolo, caratterizzato, soprattutto in Italia, da un’eccezionale fioritura artistica e letteraria, nonché da un più libero sviluppo del pensiero, frutto di una nuova consapevolezza dei mezzi dell’uomo e della sua potenza. Lo scopo di questo lavoro è quello di portare a conoscenza l’evoluzione della medicina durante questa epoca, partendo dai maggiori esponenti sino ad arrivare alle più importanti scoperte scientifiche, senza tralasciare le Humanae Litterae.

Il contenuto di questo lavoro è frutto di specifiche ricerche sitografiche e bibliografiche unite ad un’intervista concessaci da parte di Paolo Zampieri, professore ed esperto di Storia della Medicina presso l’Università di Padova.

Durante l’analisi del periodo rinascimentale abbiamo riscontrato un nuovo significato di salute in cui risulta centrale un concetto a noi oggi molto caro: quello del benessere psico-fisico.
Degni di nota sono stati gli studi scientifici condotti durante questi secoli da menti geniali ed illustri,grazie ai quali si sono verificate grandi scoperte mediche. Emerge inoltre un nuovo ruolo del medico,adesso strettamente associato all’etica professionale; a ciò si accompagna anche una rivoluzione sanitaria, caratterizzata dalla nascita delle organizzazioni ospedaliere e dall’istituzione dei manicomi.

Sebbene siano trascorsi più di mille anni dal Rinascimento, gli insegnamenti e i valori che ci ha lasciato dopo averlo attentamente analizzato sono straordinariamente preziosi oltre che molto attuali. Portiamo con noi concetti fondamentali: la cura di noi stessi, sia fisica che mentale, la curiosità verso ciò che ancora non conosciamo, la tenacia di non rinunciare alle proprie idee e soprattutto la fortuna di avere sempre a nostra disposizione le cure sanitarie.

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