Cinematerapia al Policlinico Gemelli di Roma

CinematerapiaLa cinematerapia consiste nella visione di film come terapia, pratica che – dal punto di vista psicologico – crea un “effetto pausa” per chi sta affrontando una condizione di malattia, aiutando a ridurre la percezione del dolore e creando uno stato di benessere riscontrabile anche a livello neurologico.

La cinematerapia è già conosciuta e praticata all’estero: negli Usa, ma anche nel Regno Unito, dove l’associazione MediCinema UK ha reso possibile la costruzione di sette cinema in diverse strutture ospedaliere, dedicate ai pazienti e ai loro familiari. Tra le strutture in cui opera MediCinema UK ricordiamo il Royal Hospital for Sick Children di Glasgow, il Royal Victoria Infirmary a Newcastle, il Serennu Children’s Centre a Newport e il centro di riabilitazione per reduci di guerra a Headly Court.

Medicinema Italia, associazione con sede a Roma, nasce proprio ispirandosi all’esperienza britannica: dopo due progetti avviati presso l’ospedale di Niguarda e l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano), MediCinema Italia arriva al Policlinico Gemelli di Roma, dove partirà un progetto sperimentale per misurare gli effetti della cinematherapy nel percorso di cura e nell’approccio alla malattia.

Per approfondire, segnaliamo questo articolo: Curarsi andando al Cinema: al Gemelli apre una sala per malati.

Rassegna stampa sui progetti di MediCinema Italia.

Alessandra Fiorencis

Laurea magistrale in Scienze Antropologiche ed Etnologiche presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Specializzata nel campo dell’antropologia medica, ha condotto attività di formazione a docenti, ingegneri e medici operanti in contesti sia extra-europei che cosiddetti “multiculturali”. Ha partecipato a diversi seminari e conferenze, a livello nazionale e internazionale. Ha lavorato nel campo delle migrazioni e della child protection, focalizzandosi in particolare sulla documentazione delle torture e l’accesso alla protezione internazionale, svolgendo altresì attività di advocacy in ambito sanitario e di ricerca sull’accesso alle cure delle persone migranti irregolari affette da tubercolosi. Presso l’Area Sanità di Fondazione ISTUD si occupa di ricerca, scientific editing e medical writing.

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