“IL FUMO 4.0” DI MARIO PAPPAGALLO

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute ogni anno muoiono per fumo circa 8 milioni di persone, circa 3 volte di più dei morti compiuti dal Covid-19 nel suo primo anno di comparsa. Certamente, le persone decedute per Covid-19 sarebbero state molte di più se non ci fossero stati i diversi lock down, ma il fumo, come lo descriveva Umberto Veronesi, “è peggiore di una epidemia”.

Il giornalista e scrittore Mario Pappagallo pubblica la prima edizione del suo libro “Il fumo 4.0” per Mondadori, a gennaio 2021:  nel suo libro conta  i numeri dei danni da fumo, confrontando la sigaretta classica con quella 4.0, appunto la e cig, che si rivela vincente in termini di efficacia e sicurezza, e racconta la storia del fumo, da Colombo che porta il tabacco in Europa a Jean Nicot, che introdusse la pianta in Francia e che a Lui venne intitolata la sostanza Nicotina. Ogni informazione poggia su evidenze precise e apre a nuovi possibili scenari nell’epoca del Covid-19: se infatti prima del Covid-19 il rischio di diventare fumatore era in decrescita, ora, a causa dell’isolamento e della solitudine la “sigaretta” rischia di diventare o di tornare a essere la compagna preferita. Allarme dunque, perchè questo impatta sullo stile di vita e rappresenta un fattore di rischio. E di più, con il Covid-19, e nel libro questa questione viene affrontata, vi è un’altra epidemia  crescente dovuta alla sedentarietà, all’inerzia e alla necessità di colmare un vuoto: l’obesità, in crescita, sapendo già quanto la stessa sia un altro fattore di rischio di complicanze da SARS-COV2.

Un libro domanda e risposta, necessario per capire i danni di queste dipendenze (da fumo e da cibo) che però raccoglie tutto il disagio pronunciato nel titolo di un libro “E’ facile smettere di fumare, se sai come fare“.  Era già difficile ante-Covid. Ora di più: forse le e-cig sono un giusto palliativo sostitutivo, poichè meno dannose del fumo. Il meglio è comunque fare una lista delle cose salutari che ci piace fare (ndr)- le 5 cose: leggere un bel libro, telefonare a una persona cara, fare una camminata nel parco o nella natura, mantenere un sano ritmo circadiano, e allontanarsi dalle troppe fonti di informazione velenose almeno quanto il fumo.

Maria Giulia Marini

Epidemiologa e counselor - Direttore Scientifico e dell'Innovazione dell'Area Sanità e Salute di Fondazione Istud. 30 anni di esperienza professionale nel settore Health Care. Studi classici e Art Therapist Coach, specialità in Farmacologia, laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. Ha sviluppato i primi anni della sua carriera presso aziende multinazionali in contesti internazionali, ha lavorato nella ricerca medica e successivamente si è occupata di consulenza organizzativa e sociale e formazione nell’Health Care. Fa parte del Board della Società Italiana di Medicina Narrativa, Insegna all'Università La Sapienza a Roma, Medicina narrativa e insegna Medical Humanities in diverse università nazionali e internazionali. Ha messo a punto una metodologia innovativa e scientifica per effettuare la medicina narrativa. Nel 2016 è Revisore per la World Health Organization per i metodi narrativi nella Sanità Pubblica. E’ autore del volume “Narrative medicine: Bridging the gap between Evidence Based care and Medical Humanities” per Springer, di "The languages of care in narrative medicine" nel 2018 e di pubblicazioni internazionali sulla Medicina Narrativa. Ha pubblicato nel 2020 la voce Medicina Narrativa per l'Enciclopedia Treccani e la voce Empatia nel capitolo Neuroscienze per la Treccani. E' presidente dal 2020 di EUNAMES- European Narrative Medicine Society. E’ conferenziere in diversi contesti nazionali e internazionali accademici e istituzionali.

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