Il 23 Novembre sono stati presentati i risultati della ricerca condotta dall’Area Sanità e Salute di Fondazione ISTUD in partnership con Wise Growth. Una operazione di ascolto sul tema “disabilità e lavoro” che ha coinvolto sette realtà aziendali italiane (Adelante Dolmen, Edison, Enel, Monte dei Paschi di Siena, Novartis, Sanofi, Sapio) attraverso la raccolta diretta delle narrazioni dei protagonisti.
In particolare, l’obiettivo è stato quello di dare voce ai lavoratori con una disabilità, ai colleghi, ai responsabili, ai familiari/amici, per esprimere, ciascuno dal proprio punto di vista, esperienze e riflessioni sul percorso di inserimento al lavoro e di inclusione in azienda di lavoratori con disabilità.
Le narrazioni raccolte sono 196: 154 lavoratori con disabilità, 19 colleghi, 9 responsabili e 14 tra familiari ed amici. Nell’89% scrivere, per i lavoratori con disabilità, ha avuto un effetto positivo, ha generato sensazioni di benessere, di liberazione, è stato vissuto come un gesto di attenzione e considerazione, molto apprezzato anche da colleghi e responsabili. L’ambiente aziendale, i colleghi e i responsabili (65%) sono la figura chiave per facilitare l’inizio di un percorso professionale positivo.
L’azienda che vorrei: prevale l’esigenza di maggiore attenzione ai percorsi di carriera e di crescita attenti alle esigenze delle persone con disabilità (71%), mancano figure dirigenziali ricoperte da persone con disabilità.
La disabilità viene metaforicamente rappresentata prevalentemente come qualcosa che ingabbia, un percorso buio, una menomazione, qualcosa di decadente o in precario equilibrio. Colleghi e responsabili ricorrono maggiormente ad immagini che evocano la fatica.
Il lavoro invece è rappresentato metaforicamente come qualcosa di bello, di positivo, che genera energia e appartenenza al gruppo. Colleghi e responsabili si soffermano maggiormente sulle difficoltà e quindi sull’abilità necessaria per un lavoratore disabile nello svolgere le proprie mansioni.
In occasione della presentazione dei risultati della ricerca si è costituito il disability lab, un luogo dove favorire la realizzazione di interventi all’interno delle organizzazioni, valorizzare le buone pratiche ed individuando ambiti di miglioramento e scambio. Questo network di professionisti si riunirà due volte l’anno e nei prossimi giorni verranno indicate le modalità operative per poterne fare parte.