Consigli per essere geniali



AUTORI: Sara Anselmo, Sofia Baldi, Giulia Barbera, Sara Bauduin, Rosaria Bisceglia, Alessia Bonifacio, Chiara Borrelli, Rosanna Brunetti, Claudia Cacchione, Erica Carnevale, Serena Colonna, Giacomo D’Attanasio, Giulia D’Aurino, Sonia De Rosa, Chiara Di Biase, Martina Di Giusto, Tiziana Di Pisa, Deborah Digrandi, Sara D’Onofrio, Roberta Falconi, SilviaFasciano, Marco Fiandra, Nicolò Fumagalli, Camilla Giampietro, Silvia Giannoccaro, Desia Graniglia, Giorgia Guerini, Chiara Angela Hale, Gabriella Iovinelli, Serena Lamattina, Antonella Laudano, Gioia Lenzoni, Sofia Lodovisi, Jakub Lopane, Alessandro Maestri, Vanessa Malagnini, Letizia Manca, Mara Maretto, Alisia Marinelli, Salvatore Marzoli, Grazia Massimino, Raffaele Mastromarino, Giulia Musicco, Domenica Nettis, Lorenzo Paolillo, Davide Patanè, Barbara Pili, Sara Principe, Gianluca Puglisi, Antonella Razzano, Anggelo Rodriguez Ojeda, Laura Russo, Serena Saldo, Davide Tincani, Matteo Uda, Gabriele Valci, Federica Zinno (Alumni Master Scienziati in Azienda 2021).


INTRODUZIONE

“People who boast about their IQ are losers.” “Le persone che si vantano del proprio QI sono dei perdenti” 
Stephen Hawking

La pandemia ci ha sottoposto ad una prova immensa di reinvenzione di Noi e della nostra società. Il rumore di fondo, le lotte sui social erano e sono fattori disturbanti rispetto alla rielaborazione del grande trauma collettivo che è accaduto, è ancora forse qui latente, e alla possibilità di aprire la porta verso il Futuro. Tanti tuttologi, tante opinioni ad impulso reattivo e difensivo e poco pensiero geniale, a parte la capacità di scoprire i vaccini che ci stanno dando serenità e possibilità di sperare in un nuovo inizio.

Ed è per questo che abbiamo sentito la necessità di uscire dal seminato contemporaneo per andare ad ispirarci oltre: la volontà è stata quella di imparare da alcune persone che nella e dalla storia sono state considerate geniali. Un cammino motivazionale nelle vite di una selezione di geni è stato dunque l’obiettivo di questo libro, “Consigli per Essere Geniali”. I geni di cui parliamo in ordine cronologico sono Dante, Leonardo, Jane Austin, Ignaz Semmelweiss, Luis Pasteur, Emily Dickinson, Vincent Van Gogh, Nikola Tesla, Coco Chanel, e i Beatles. Menti fantastiche in diversi secoli, paesi e settori, non solo la scienza ma anche la poesia, la letteratura, la pittura, la musica e la moda, volendo proprio capire, al di là dello specifico campo di interesse se vi sono delle qualità trasversali all’essere nati o forse diventati “geniali”.

Ma come studiare queste persone? Andando semplicemente a fare un copia e incolla della loro biografia scritta in Wikipedia? Benché Wiki sia un utile strumento, non basta per fare una buona ricerca, perché la missione sfidante di tutti noi autori è stata quella di entrare nelle menti e nei comportamenti di queste persone. E anche di capirne i riconoscimenti nel loro contesto di vita, – chi sono state le persone che hanno creduto nel loro talento -, capirne le qualità e i valori, che cosa di grandioso hanno lasciato all’umanità, e valutarne la loro intelligenza.

E su questo punto potremmo alzare bandiera bianca: come definire l’intelligenza? Capacità logica, comprensione, pensiero astratto, ragionamento, intuizione, adattamento? Generalmente viene misurata attraverso il Quoziente Intellettivo, che dà un valore normale di 100 con una deviazione dalla normalità generalmente di più o meno 15.

L’effetto Flynn consiste nell’aumento nel valore del quoziente intellettivo medio della popolazione nel corso degli anni: l’effetto è stato rilevato nel secolo scorso da James Flynn in svariati paesi: per questo, è stato da lui ritenuto come indipendente dallaculturadi appartenenza. Flynn osservò come, nel corso degli anni, il valore delquoziente intellettivo fosse aumentato in modo progressivo, con una crescita media di circa 3 punti per ogni decennio. Purtroppo però questa euforia si è smorzata nel 2004, quando sulla base di alcune ricerche empiriche l’Università di Oslo si accorse che tra il 1970 e il 1993 l’effetto Flynn era diminuito. Negli anni successivi questo rallentamento ha trovato ulteriori conferme, fino alla scoperta che il trend si è rovesciato, e da un anno all’altro il QI diminuisce mediamente dello 0,25-0,50.

Provando personalmente a effettuare un test per misurare il QI (personalmente mi sono sottoposta a due tests), si riscontra che i quesiti che vengono posti sono legati all’intelligenza logico deduttiva, matematica e visuo-spaziale. C’è quindi da chiedersi se questo strumento sia valido e adatto per cogliere il genio artistico di Vincent Van Gogh o la capacità immaginifica di Nikola Tesla. Oppure avere la visione di Coco Chanel che vuole rendere le donne libere di respirare in abiti comodi senza il corsetto di costrizione, l’essenzialità del verso dellaDickinson, le note psichedeliche dei Beatles in continua trasformazione. O l’amore per la natura di Pasteur e Semmelweis, o il senso etico del bene e del male di Dante, l’ironia di Jane Austin, la poliedricità di Leonardo. La risposta è che questo strumento non è affatto valido a indicare il talento di una persona. Ed è per questo che Howard Gardner ci è venuto in aiuto, da sempre contro la stigmatizzazione che comporta l’unico strumento del Quoziente Intellettivo con l’affermare che non esiste una sola intelligenza, ma molteplici forme, che lui chiama intelligenze multiple.

Eccone una proposta:

  • Intelligenza linguistica (“intelligenza della parola”)
  • Intelligenza logico-matematica (“brillante nel ragionamento numerico”)
  • Intelligenza spaziale (“intelligenza delle immagini”)
  • Intelligenza corporeo-cinestetica (“brillante nell’uso del corpo”)
  • Intelligenza musicale (“brillante nell’ascolto e creazione di musica”)
  • Intelligenza interpersonale (“brillante con le persone”)
  • Intelligenza intrapersonale (“brillante con il proprio sé”)
  • Intelligenza naturalista (“brillante con la natura”)

Gardner poi include anche un’intelligenza esistenziale che racchiude una sfera spirituale e etica.

Con questi strumenti ci siamo permessi di entrare nelle menti e nei corpi dei geni e nelle loro opere:
e da ultimo, abbiamo usato il pensiero analogico, vale a dire è l’attuazione di un processo di riconoscimento di somiglianze tra oggetti e relazioni che li collegano collocati in situazioni diverse, spesso riferite a contesti esperienziali anche distanti tra loro. Abbiamo portato le qualità e le opere di queste persone dal loro contesto storico nella contemporaneità, nel mondo odierno, per capire cosa ci potessero insegnare e ispirare nell’oggi.

Dieci capitoli redatti da scienziati divisi in gruppi, ciascuno dedicato ad un genio, che si susseguono in modo cronologico e un ultimo capitolo che tenta di comprendere quali siano le possibili qualità e azioni trasversali tra loro, pur nel rispetto di ogni singola eccezione.

Non sveliamo il finale, quali sono i consigli per essere geniali: ogni lettore si potrà fare una propria idea viaggiando tra le vite di queste persone e potrà restare impressionato non solo dalle intelligenze multiple elencate da Gardner, ma anche da quante altre forme di intelligenza non “codificate” siano presenti tra le righe. Grazie all’intelligenza esistenziale, andiamo a recuperare il significato latino della parola Genio, (Genius) che è lo spirito, il custode benevolo delle sorti delle famiglie ma anche dei singoli individui. E l’anima che ci accompagna e questo termine va ad assomigliare al Daimon dei greci, il principio ispiratore e motivazionale di ogni individuo.

Forse l’inversione dell’effetto Flynn sta anche a indicare che, aumentando la complessità della nostra società, il QI non è sufficientemente adatto non solo a leggere le menti dei geni, ma le nostre menti che ogni giorno abbiamo la sfida di rendere bella e significante la nostra vita, seguendo il nostro Genius.

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