Analisi del clima organizzativo presso una struttura sanitaria per le cure palliative: un project work dedicato al personale amministrativo

Distant view of mount Fujiyama Japan and Wistaria - Marianne North
Distant view of mount Fujiyama Japan and Wistaria – Marianne North

Presentiamo “Analisi del clima organizzativo amministrativo presso una struttura sanitaria dedicata alle cure palliative. Ipotesi di confronto tra dati quantitativi e qualitativi emersi dalle narrazioni”, il project work sviluppato da Nadia Tosi nell’ambito della terza edizione del Master in Medicina Narrativa Applicata di Fondazione ISTUD.

Il lavoro realizzato nell’ambito di questo project work ha avuto l’obiettivo di realizzare un’analisi di clima all’interno di una struttura che si occupa di cure palliative, attraverso il coinvolgimento del personale amministrativo. Per la prima volta, si è pensato di coinvolgere gli amministrativi e dedicare loro un’attività di ascolto del loro punto di vista e vissuto quotidiano, in un contesto professionale particolare come quello delle terapie palliative.

Nello specifico, tredici amministrativi hanno accettato di essere coinvolti in una doppia attività che ha previsto l’utilizzo di due strumenti differenti, un questionario validato di analisi del clima organizzativo, per la raccolta dei dati quantitativi, ed una traccia di supporto per scrivere la propria narrazione.

Sono molti i risultati positivi di questo project work. Prima di tutto la risposta positiva del personale amministrativo, che ha accolto in maniera del tutto inedita la proposta di mettersi in gioco e fornire un contributo concreto ad un’indagine che potrà essere un valido spunto di riflessione e miglioramento dell’organizzazione interna alla struttura di riferimento. Un altro aspetto positivo è rappresentato dai risultati del questionario sull’analisi del clima, con degli indicatori positivi che evidenziano un alto livello di benessere organizzativo.

Ma la vera sorpresa è rappresentata dalle narrazioni rilasciate dal personale amministrativo, che si è aperto nella descrizione di emozioni che rivelano la loro grande sensibilità ed il forte senso di appartenenza sentito nel lavorare all’interno di una struttura che si occupa di un servizio di cura delicato ed emotivamente pesante. Nonostante il loro lavoro burocratico, la sofferenza percepita dalle persone in cura che transitano per la struttura, e la grande sensibilità degli operatori, penetrano tra le pareti e arrivano fino alle scrivanie del personale amministrativo, che quindi vive e condivide le emozioni che ruotano intorno ai pazienti e agli operatori: la voglia di aiutare ed esserci, la paura della sofferenza ma anche la gratitudine e la riconoscenza. Sono storie che partono spesso dalla casualità dell’incontro con questo tipo di cura, alcuni di loro dichiarano che prima della loro esperienza professionale non conoscevano neanche l’esistenza delle cure palliative. Oggi però scelgono di restare, di appartenere con orgoglio ad un gruppo di operatori che ogni giorno, ciascuno con il proprio ruolo, contribuisce a rendere il servizio di cura un reale sollievo alle sofferenze, sia fisiche che morali.

“Anche gli amministrativi hanno un cuore”, verrebbe da dire. Certamente, sono parte integrante del servizio di cura, e questo lavoro che finalmente ha voluto coinvolgerli, dimostra come la narrazione renda possibile abbattere anche questo muro tra i professionisti sanitari e non. Ci auguriamo quindi che questo primo project work possa essere uno stimolo ed un esempio per altre iniziative di coinvolgimento del personale amministrativo che, come abbiamo visto, riserva delle belle sorprese.

Paola Chesi

Laurea in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Torino. Project manager e docente dell’Area Sanità di ISTUD dal 2010. Esperta nella realizzazione di ricerche organizzative in ambito sanitario, in particolare attraverso l’approccio della Medicina Narrativa, applicata a progetti di respiro nazionale e internazionale per l’analisi dell’organizzazione e qualità dei percorsi di cura. Tra i temi di riferimento, l'inclusione delle persone con disabilità, e il benessere organizzativo. Coordina percorsi formativi accreditati ECM sulla Medicina Narrativa rivolti a professionisti sanitari, svolgendo attività di docenza applicata e tutoraggio. Coordina progetti europei finanziati nell’ambito dei Lifelong Learning Programme, con particolare riferimento alle metodologie formative basate sullo storytelling. Collabora con la Società Italiana di Medicina Narrativa e con referenti di università internazionali. Partecipa in qualità di relatrice a convegni promossi da società scientifiche e Aziende Sanitarie.

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