Se tu avessi la bacchetta magica: le wordcloud dei primi risultati

La nostra recente survey intitolata “Se tu avessi la bacchetta magica“, dedicata ai luoghi di cura ideali secondo i nostri lettori, è ancora in aperta e attiva. Abbiamo però già raccolto qualche riscontro molto interessante che desideriamo iniziare a condividere con voi sin da subito. Ecco a voi due wordcloud, una in italiano e l’altra in inglese, realizzate attraverso le parole più ricorrenti all’interno delle risposte pervenute ad oggi.

Vedrete che non ci sarà bisogno di 1000 risposte: sono già così estremamente coerenti nell’evidenziare di cosa hanno bisogno pazienti, medici, infermieri, psicoterapisti, amministratori, caregiver e cittadini. Buona lettura. Un solo commento: la parola natura prevale su tutto, nei luoghi e nei rapporti umani, così l’arte, i cibi sani, e i libri. Alberi della vita ovunque, con sole e acqua.

I pazienti desiderano avere possibilità, non solo regole. Poter stare nel verde, dove leggere, con comode sedie e letti dove stendersi, un bar sul mare o un lago o comunque dove c’è dell’acqua.

Potete continuare a raccontarci la loro visione di luogo di cura ideale.

 

Italiano

wordcloud ITA

Inglese

wordcloudeng

 

Maria Giulia Marini

Epidemiologa e counselor - Direttore Scientifico e dell'Innovazione dell'Area Sanità e Salute di Fondazione Istud. 30 anni di esperienza professionale nel settore Health Care. Studi classici e Art Therapist Coach, specialità in Farmacologia, laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. Ha sviluppato i primi anni della sua carriera presso aziende multinazionali in contesti internazionali, ha lavorato nella ricerca medica e successivamente si è occupata di consulenza organizzativa e sociale e formazione nell’Health Care. Fa parte del Board della Società Italiana di Medicina Narrativa, Insegna all'Università La Sapienza a Roma, Medicina narrativa e insegna Medical Humanities in diverse università nazionali e internazionali. Ha messo a punto una metodologia innovativa e scientifica per effettuare la medicina narrativa. Nel 2016 è Revisore per la World Health Organization per i metodi narrativi nella Sanità Pubblica. E’ autore del volume “Narrative medicine: Bridging the gap between Evidence Based care and Medical Humanities” per Springer, di "The languages of care in narrative medicine" nel 2018 e di pubblicazioni internazionali sulla Medicina Narrativa. Ha pubblicato nel 2020 la voce Medicina Narrativa per l'Enciclopedia Treccani e la voce Empatia nel capitolo Neuroscienze per la Treccani. E' presidente dal 2020 di EUNAMES- European Narrative Medicine Society. E’ conferenziere in diversi contesti nazionali e internazionali accademici e istituzionali.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.