La sala di lettura ideale per luoghi di cura: inviaci le tue letture

In questo sondaggio domandiamo ai nostri lettori d’inviarci le vostre letture preferite, quelle che sentono nel profondo di voler leggere in quei momenti di malattia o tristezza, al fine di disegnare i contorni di un’ideale sala di lettura destinata ai luoghi di cura.

Ad oggi abbiamo raccolto oltre 60 risposte al sondaggio, ma intendiamo ampliare ulteriormente la numerosità di dati raccolti al fine di implementare ulteriormente la qualità dei dati ottenuti. Sono ben accetti romanzi, riviste, raccolte di poesie, ma anche audiolibri o le motivazioni per le quali non avete nessuna lettura da suggerirci. Le risposte verranno poi raccolte, catalogate ed esaminate.

Il sondaggio sarà disponibile ancora per poco tempo, pertanto vi invitiamo a usufruire di questi ultimi giorni per contribuire a delineare la sala di lettura ideale destinata ai luoghi di cura.

Grazie infinite per il vostro prezioso contributo.

Questo articolo ha 10 commenti.

  1. Silvana Baldini

    Non so se è qui che si scrive. In una sala di lettura del genere ci metterei l’opera omnia di PG Woodehouse, grande scrittore umoristico inglese. Leggero, elegante, senza tempo o meglio fuori dal tempo, geniale nelle trame e negli scioglimenti, è l’ideale per distrarsi e non pensare ai propri guai

  2. Silvia

    Interessante sondaggio!

  3. Giorgio Bert

    Nove libri antifragilità (almeno ci provano, qualche volta funzionano)

    1. Sandra

      Interessante, quali sono i titoli? Grazie

  4. ubaldo sagripanti

    Ogni libro è una porta, una partenza, lo è comunque e consente sempre di viaggiare insieme.

  5. Caterina degiorgi

    Grazie al questionario mi sono accorta che nei momenti tristi non leggo

  6. Teresa Succurto

    I libri che ho segnalato sono stati letti da mia mamma. Io con tutta la mia buona volontà avrei voluto leggere qualcosa ma tra la malattia di papà e la mia famiglia non ho mai avuto tempo . Con tutta sincerità non riuscivo a concentrarmi, ci provavo ma il pensiero andava altrove.

  7. Narcisa

    Ho esposto qualche esempio di lettura ma se non fossi proprio in forma non so se leggerei.

  8. Roberta Portelli

    Ho indicato in prevalenza romanzi, forse poco adatti ad una sala d’attesa, maggiormente indicati per una lettura personale in momenti di transizione esistenziale. Ho scelto i testi che mi sembrano piacevoli da leggere per chiunque, anche se credo che, per essere veramente trasformativa, la lettura debba essere “personalizzata”

  9. Bernardino De Felici

    Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire

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