L’esperienza di un Direttore di un Reparto di Geriatria con la Medicina Narrativa

Dr.ssa Noemi Heyman
Dr.ssa Noemi Heyman

In occasione della nuova edizione del workshop Scienza e Tecnologia della Medicina Narrativa organizzato da Fondazione ISTUD dal 18 al 20 maggio 2017, proponiamo ai nostri lettori la testimonianza lasciataci da Noemi Heyman, direttore del dipartimento di riabilitazione geriatrica del Shoham Medical Center (Israele), in una lettera riguardante la sua esperienza con la medicina narrativa e la sua partecipazione alla prima edizione del workshop.

“Ho da sempre oscillato tra il mio amore per la narrativa e l’amore per la mia professione, la medicina, facendo del mio meglio per combinarle.

Quando mi si domanda della connessione tra letteratura e medicina io rispondo che raccontare storie è una parte fondamentale e importante della comunicazione umana. Come medico, so che non è necessario inventare storie – la realtà è più forte e più sorprendente di qualsiasi cosa possiamo immaginare.

Quindi perché leggere storie di fantasia quando ci sono storie reali?

Perché le storie di fantasia permettono al terapista di esplorare la complessità umana attraverso i personaggi letterari. Oltre il piacere della lettura, io ritengo che i medici esperti nella lettura sono medici più attenti e vigili, con più empatia e migliori abilità diagnostiche.

Mi sono concentrata sulle storie come parte della comunicazione medico-paziente, e sul training medico e gli studenti d’infermieristica per leggere le storie dei pazienti.

Il mio sogno era di partecipare ad un corso di medicina narrativa. Di fatti, il mio sogno era quello di ottenere un master alla Columbia University. In ogni caso, il ritmo della mia vita non è stato favorevole. Sorprendentemente ho scoperto che in Italia, molto più vicina a me, ci sono molti gruppi impegnati nella medicina narrativa, anche se differentemente da ciò che conoscevo.

Sono venuta al primo corso alla Fondazione ISTUD (Master in Medicina Narrativa Applicata) e ho scoperto che la medicina narrativa è molto di più, che la medicina narrativa può anche essere un insieme di strumenti per la raccolta sistematica delle storie dei pazienti che possono migliorare non solo l’incontro faccia a faccia, quanto piuttosto la pratica sistemica. Quando le storie dei pazienti sono raccolte ci forniscono molte informazioni aggiuntive, che vanno a sommarsi alle informazioni quantitative a cui siamo abituati nella ricerca medica. La ricerca qualitativa rende possibile esplorare cosa si cela al di là dei numeri.

Dopo aver completato il mio master ad ISTUD, ho sentito che mi mancavano strumenti pratici per poter applicare l’approccio narrativo nella mia pratica quotidiana come direttore di un dipartimento riabilitativo geriatrico in un ospedale israeliano, e ho realizzato che avevo bisogno di più formazione. Così, nell’ottobre del 2015, mi sono ritrovata un’altra volta in Italia, per partecipare al Workshop Scienza e Tecnologia della Medicina Narrativa. Il workshop si svolgeva a Baveno, sulle sponde del Lago Maggiore, un posto magnifico sia per una vacanza che per lo studio. L’incontro con persone che sono interessate alla medicina narrativa quanto me, e con un team d’insegnanti innovativi e stimolanti, mi ha arricchito e mi ha dato l’ispirazione e gli strumenti per usare le storie dei pazienti al fine di migliorare il mio lavoro e portare la medicina narrativa sul campo.

Consiglio caldamente il workshop e spero che in futuro ISTUD concepirà altri workshop a cui possa prendere parte, se possibile sulle sponde di un lago incantevole.

Ringraziamenti speciali a Maria Giulia Marini e Paola Chesi.

Noemi Heyman, M.D., MPH, MBA.

Direttore, Dipartimento di Riabilitazione Geriatrica

Shoham Medical Center, Pardes Hanna

Israel”

Paola Chesi

Laurea in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Torino. Project manager e docente dell’Area Sanità di ISTUD dal 2010. Esperta nella realizzazione di ricerche organizzative in ambito sanitario, in particolare attraverso l’approccio della Medicina Narrativa, applicata a progetti di respiro nazionale e internazionale per l’analisi dell’organizzazione e qualità dei percorsi di cura. Tra i temi di riferimento, l'inclusione delle persone con disabilità, e il benessere organizzativo. Coordina percorsi formativi accreditati ECM sulla Medicina Narrativa rivolti a professionisti sanitari, svolgendo attività di docenza applicata e tutoraggio. Coordina progetti europei finanziati nell’ambito dei Lifelong Learning Programme, con particolare riferimento alle metodologie formative basate sullo storytelling. Collabora con la Società Italiana di Medicina Narrativa e con referenti di università internazionali. Partecipa in qualità di relatrice a convegni promossi da società scientifiche e Aziende Sanitarie.

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