La musica per affrontare la fragilità – una selezione di brani suggeriti dai nostri lettori

“L’Estate per me è solo il mare”, il profumo di sabbia e crema sulla pelle, la dolcezza di un gelato o un cocktail sulla spiaggia e il sale di un tuffo dagli scogli… “L’Estate per me è allegria e buon cibo”. Per chi non mi conoscesse, non nascondo le mie doti di buona forchetta e sono una vera appassionata della cucina mediterranea e tradizionale.

Ma per alcuni l’Estate è combattere fra il caldo e la malattia, gli ospedali non si fermano in Estate! A volte i casi della vita ti pongono di fronte a situazioni in cui ogni discorso all’esterno è vacanze, relax, feste sulla spiaggia… mentre solo tu puoi sapere la guerra e la sofferenza che con la tua famiglia stai passando.

Dai lavori condotti negli anni ‘40 e ‘50, lo psicologo inglese Bowlby ha sviluppato la sua Teoria dell’Attaccamento: la tristezza è definita come un sentimento che ha uno scopo ben preciso nella nostra esistenza: così come la rabbia è fondamentale nel farci affrontare situazioni pericolose, che possono ledere o aver leso noi stessi e la nostra famiglia, la paura è un vero istinto di sopravvivenza, la tristezza ci consente di allontanarci temporaneamente dal mondo esterno per occuparci di contenuti che stanno dentro di noi, ci aiuta nell’elaborazione dei ricordi, ci indica che stiamo perdendo qualcosa di importante e (quando possibile) che dobbiamo fare qualcosa a riguardo, veicola importanti messaggi agli altri, ci consente di sperimentare compassione, empatia, ed essere altruisti, ci segnala situazioni sociali incerte e ci permette di diminuire gli errori cognitivi che colorano i nostri giudizi.

Attraverso un sondaggio condotto a Dicembre 2017 dall’Area Sanità di Fondazione ISTUD, è stato chiesto a Voi Lettori di indicarci una playlist di 10 canzoni che ascoltereste più volentieri nei momenti di sconforto e che sentite abbiano un qualche potere terapeutico e rasserenante. I primi risultati di questa breve ricerca sono stati pubblicati su questa rivista nel mese di Febbraio 2018: 115 risposte, 1115 musiche segnalate da almeno 4 generazioni. Paesi partecipanti: Italia, Svizzera, UK, USA, Cile e Israele.

Dalla wordcloud che avevamo pubblicato emergevano parole ricorrenti quali “life”, “love”, “you”, “perfect”, “world”, “concerto” e artisti quali “Pink” o “Pink Floyd”, “Bach”, “Mozart”, “Laura Pausini”, “The Beattles”, “Metallica” e i “Led Zeppelin”. Curioso e interessante notare che i musicisti più frequentemente citati dai nostri lettori siano dei veri classici o appartengano al periodo intorno agli anni ’70 e ’80, artisti in grado di unire più generazioni di fun, dai figli del ’68 ai giovanissimi che si affacciano al mondo dei rockers.

Ad un analisi più approfondita possiamo però notare che ogni playlist pervenuta sembra avere un carattere proprio, sembra parlare e spiegare “questo è il modo con cui affronto i miei problemi”: a volte la tristezza viene sostituita da altre emozioni quali la rabbia caratterizzate dal genere rock o metal; Un ulteriore modo di affrontare la fragilità può essere dato da comportamenti quali la chiusura in sé stessi, con il proprio dolore, mostrarsi forti fuori, confidare nella fede, indicando esclusivamente playlist di musica Sacra, musica classica, l’Opera e autori jazz. Ma la strada più funzionale per superare la tristezza e lo sconforto, secondo gli esperti, è viverli, piangere se necessario e accettarlo; numerosi sono i brani, suggeriti dai partecipanti, che hanno un sapore amaro e triste, ascoltandoli si ha la sensazione di rattristarsi ulteriormente, può sembrare forse autolesionistico, ma come suggeriscono gli esperti forse piangere e cantare a squarciagola fra i lacrimoni che segnano le guance può essere il primo passo per affrontare la situazione spiacevole, accettarla e lasciarsela alle spalle.

Abbiamo selezionato per Voi almeno un brano da ogni playlist che ci avete inviato, una selezione di canzoni e musiche per affrontare e, soprattutto in un periodo così particolare come il mese di Agosto, per tentare di superare la fragilità che la vita a volte ci impone.

Buone vacanze a tutti.

Silvia Napolitano

Ricercatrice dell’Area Sanità e Salute di Fondazione ISTUD. Laurea Magistrale in Biotecnologie Industriali presso l’Università di Milano-Bicocca, Master Scienziati in Azienda presso Fondazione ISTUD. Esperta di Medical Writing con una declinazione nelle aree di ricerca qualitativa e Medicina Narrativa. Collabora su progetti di ricerca, formazione e sviluppo aventi per oggetto il miglioramento della qualità di vita e di cura di pazienti affetti da patologie genetiche o croniche.

Questo articolo ha un commento

  1. Jessica

    Grandissima! Ottimo articolo!

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