COMUNICAZIONE DELLA MALATTIA

La comunicazione disuguale
Lucia Fontanella, Il pensiero scientifico editore, 2011

C’era davvero un vaso di fiori al di fuori di quella finestra, in fondo, ed erano proprio gerani rossi. Ero sicura, anche senza occhiali. Quel vaso lo rivedo tutti i giorni e tutte le volte che qualcuno mi parla della rianimazione. La mia rianimazione aveva un vaso di fiori, un modesto vaso di fiori che non sapeva di essere un potentissimo richiamo alla vita, quella normale. Altre cose continuano a commuovermi: il saluto di un medico, da lontano, anche lui vicino ai gerani. Mi è parso che abbia incrociato il mio sguardo e mi ha salutato con la mano. Come faccio a farvi capire quanto è grande una cosa così? Forse l’umanizzazione della medicina consiste nel rendere la vita dei malati più normale possibile. Una buona normalità.

 

Medicina narrativa: comunicazione empatica ed interazione dinamica nella relazione medico-paziente
Vincenzo Masini, Franco Angeli, Milano, 2005

Qual è la novità scientifica della medicina narrativa? Quali i termini della disputa tra Evidence-Based Medicine e Narrative-Based Medicine ?

La narratività compare sulla scena proprio nel momento in cui la medicina – giunta a straordinari traguardi di sviluppo tecnologico – sembra perdere la sua efficacia nel rapporto con il paziente e, di conseguenza, nell’individuazione e gestione di quegli stati di sofferenza che non sono ancora patologia ma non sono già più salute.

La medicina narrativa stimola tre processi: l’anamnesi esistenziale e relazionale del vissuto del paziente (non solo la malattia ma anche il malessere), la co-costruzione tra medico e paziente del significato del vissuto di malattia, e l’apertura progressiva della biomedicina ai contributi delle medicine complementari, naturali e del quotidiano, oltre alla crescita di un fecondo dialogo con la sociologia, la psicologia e l’antropologia.

Il libro affronta il tema delle forme di relazione tra medico e paziente mediante la dettagliata analisi delle relazioni critiche (equivoco, insofferenza, evitamento, delusione, incomprensione ecc.) e delle posizioni relazionali che ne sono antidoto (riconoscimento, dialogicità, complementarità, mediazione ecc.) e discute sulla pragmatica comunicativa più appropriata per generarle: l’interazione dinamica, il coglimento empatico emotivo-affettivo, la comunicazione simbolica.

Il volume, utile per medici, psicologi e sociologi, è costruito intorno ai risultati di una ricerca sul vissuto di medici e malati, interpretato con i diversi metodi della raccolta di storie di vita, dell’analisi conversazionale, dell’intervista in profondità, della scheda di ambiente, del questionario o dell’ instant test , a seconda delle modulazioni comunicative e relazionali illustrate.

 

Il linguaggio emozionale del corpo : viaggio verso la guarigione
Laura Bertelè, Baldini & Castoldi, Milano, 2003

Laura Bertelé torna a proporre il suo messaggio di speranza circa la malattia come qualcosa sì da curare, ma anche come occasione di incontro, e quindi di crescita e di rinascita, per se stessi e per chi ci sta vicino.

Questo nuovo volume si compone di tre parti ricche di testimonianze della stessa Bertelé, che di professione fa il medico, oltre che dei pazienti. Un vero e proprio attraversamento della malattia che ha inizio dall’ascolto del proprio corpo: un linguaggio fatto di rilassamenti e tensioni, piacere e dolore, che se appreso può condurre a un personale equilibrio. Se dolore e malattia sono segni della sofferenza del nostro essere, l’aiuto di un medico che sappia ascoltare può diventare fondamentale per decodificare i nostri «reali» disagi e ritrovare la sintonia fra corpo, cuore e mente.
Discorso tanto più valido là dove la patologia si manifesta in un giovane: esigenze e bisogni inascoltati possono sfociare in dinamiche negative, espresse o latenti. È compito degli adulti, genitori, medici o terapeuti, prestare loro tempo e attenzione, condividere le loro preoccupazioni, accompagnarli nel loro cammino. Per crescere insieme e far sì, come le tante storie qui riportate dimostrano, che percorsi drammatici e apparentemente disperati diventino canti di gioia alla vita.

 

Empatia: i processi di condivisione delle emozioni
Silvia Bonino, Alida Lo Coco, Franca Tani, Giunti, Firenze, 1998

Questo volume vuole rispondere in primo luogo all’esigenza di comprendere che cosa sia l’empatia e quali siano i processi cognitivi ed emotivi che mediano la condivisione delle emozioni degli altri. Attraverso un’analisi della letteratura sull’argomento, viene proposto un modello complesso e multidimensionale dell’empatia e del suo sviluppo, sostenuto e discusso alla luce di ricerche originali realizzate dalle autrici stesse. Il testo si rivolge agli studenti, che vi troveranno non solo spunti per la riflessione teorica e la ricerca, ma anche occasioni di ripensare alla loro esperienza di vita. È diretto anche agli educatori e a quanti si occupano di relazioni umane come invito a riflettere sulla propria esperienza professionale per meglio comprenderla ed indirizzarla.

 

La comunicazione della diagnosi: in caso di malattie gravi
Robert Buckman, Cortina, 2003

Si deve dire la verità? Qual è il modo migliore di comunicare al paziente una cattiva notizia? Buckman propone una riflessione su un tema al quale finora è stata dedicata poca attenzione e, basandosi su anni di esperienza nell’ambito della pratica clinica e dell’insegnamento, fornisce le linee guida per affrontare il problema in modo “positivo”. Obiettivo del volume, rivolto a tutti i professionisti della salute (medici, psicologi, assistenti sociali), è delineare strategie e migliorare le capacità comunicative, di grande importanza in questa delicata area della medicina

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